Cos’è e a cosa serve?
La bibliografia e’ l’elenco di libri, riviste, articoli e di tutte le fonti utilizzate e citate per la stesura di un testo o, in questo caso, della vostra tesi di laurea. È una sezione molto consultata, poiché grazie ad essa è possibile risalire alla fonte dell’approfondimento e/o argomentazione sostenuta nel proprio elaborato. Come fare quindi a creare la bibliografia per un progetto di ricerca?
L’importanza della stesura della bibliografia risiede in molteplici fattori. Infatti, citando le fonti:
– Si fornisce al lettore la possibilità di reperire e consultare il testo originale da cui si è tratta l’informazione
– Si possono confrontare opinioni di autori differenti
– Si rafforzano le argomentazioni esposte nella propria tesi
– Viene dato credito all’autore e si evita di commettere plagio
Quale stile di riferimento usare per la bibliografia?
L’accuratezza formale è imprescindibile. Per questo motivo sono state create una serie di regole standard che caratterizzano i singoli stili, in modo tale da avere una rappresentazione omogenea delle fonti bibliografiche.
In particolare, esistono diversi stili citazionali, ognuno utilizzato maggiormente in alcuni ambiti o discipline rispetto ad altri. Ogni rivista ha un suo stile di preferenza, ma per la tesi (a meno di richieste specifiche della scuola), vi consigliamo di usare:
– Vancouver style: uno dei piu’ utilizzati nelle scienze mediche;
– Harvard style: utilizzato più frequentemente in ambito economico, sociologico, biologico.
Quale tipo di materiale si può inserire nella bibliografia?
Tutte le fonti effettivamente utilizzate per la stesura della propria tesi devono essere inserite. Queste fonti possono essere raggruppate in diverse categorie:
– Articoli su riviste
– Libri
– Capitolo di un libro
– Siti internet
Harvard Style
Essendo la modalità maggiormente utilizzata per gli articoli scientifici, ci soffermeremo su questa, andando ad analizzare come vengono riportate le diverse fonti seguendo questo stile. In particolare, bisogna prestare attenzione non solo alle informazioni da inserire e il loro ordine, ma anche alla punteggiatura e alle abbreviazioni utilizzate. Indipendentemente dalla tipologia di informazione, devono essere seguite alcune indicazioni generali:
– Devono essere elencati i nomi degli Autori fino a 6; dal 7 Autori in poi, bisogna elencare solo i primi 6 nomi ed aggiungere “et al.”;
– Nome/i e cognome/i degli Autori e delle abbreviazioni delle riviste non vanno puntati;
– Bisogna usare sempre numeri arabi e mai numeri romani;
In base poi alla tipologia di fonte le informazioni vengono inserite seguendo un ordine particolare.
Articoli su riviste
- Cognome/i del/degli autori seguiti dall’iniziale de/i nome/i
- Titolo del lavoro
- Nome ed anno della rivista
- Volume
- Pagina iniziale e finale
Esempio: Hallal AH, Amortegui JD, Jeroukhimov IM, Casillas J, Schulman CI, Manning RJ, et al. Magnetic resonance cholangiopancreatography accurately detects common bile duct stones in resolving gallstone pancreatitis. J Am Coll Surg. 2005 Jun;200(6):869-75.
Se l’articolo viene trovato su internet, è necessario aggiungere un parametro specifico di identificazione: il DOI, inserito alla fine.
Esempio: Zhang M, Holman CD, Price SD, Sanfilippo FM, Preen DB, Bulsara MK. Comorbidity and repeat admission to hospital for adverse drug reactions in older adults: retrospective cohort study. BMJ. 2009 Jan 7;338:a2752. doi: 10.1136/bmj.a2752.
Libri
- Cognome e nome degli autori
- Titolo del libro
- Eventuale indicazione di edizione
- Luogo di pubblicazione
- Infine si inserisce la Casa Editrice e l’anno di pubblicazione
Esempio: Simons NE, Menzies B, Matthews M. A Short Course in Soil and Rock Slope Engineering. London: Thomas Telford Publishing; 2001.
Capitolo di un libro
- Cognome e nome degli autori del capitolo
- Titolo del capitolo
- In: Cognome e nome degli autori o dei curatori del libro
- Eventuale indicazione di edizione
- Luogo di pubblicazione
- Casa Editrice
- Anno di pubblicazione
- Pagina iniziale e finale del capitolo
Esempio: Partridge H, Hallam G. Evidence-based practice and information literacy. In: Lipu S, Williamson K, Lloyd A. (eds.) Exploring methods in information literacy research. Wagga Wagga, Australia: Centre for Information Studies; 2007. p.149–170.
Siti internet
- Indicare il titolo del documento consultato
- Indicare la disponibilità sul sito con riferimento all’indirizzo completo
- Può essere aggiunta la data di verifica della disponibilità dell’informazione
Esempio: European Space Agency. Rosetta: rendezvous with a comet. Available from: http://rosetta.esa.int [Accessed 15th June 2015].