tesi di laurea

Tesi di laurea: come scriverla

La scrittura della tesi di laurea è sicuramente uno dei momenti centrali della vita universitaria, se non una delle cose che più angoscia gli studenti!

Ormai sei all’ultimo anno, hai finito (o stai finendo) tutti gli esami. Possiamo dire che ce l’hai quasi fatta, manca solo… la tesi di laurea! 🤪

Ma come si scrive una tesi di laurea? Qual è la sua struttura?

Leggi il nostro articolo per scrivere una tesi di laurea degna di 110 e lode! Troverai anche qualche tesi di laurea esempio per guidarti e ispirarti nella stesura.

 

In che cosa consiste la tesi di laurea?

Che cos’è la tesi?

La tesi di laurea, triennale o magistrale, è un elaborato originale con cui si approfondisce un determinato tema al fine di dare nuove risposte o a sperimentare nuovi sistemi di ricerca.

La tesi è quindi un documento che viene redatto sotto la guida di un relatore e deve rispettare specifici requisiti di forma e di sostanza. La tematica viene scelta dello studente e approfondita tramite una ricerca, come nel caso della tesi sperimentale, o tramite fonti, come con la tesi compilativa. Ma vediamo meglio cosa s’intende con queste due tipologie di tesi di laurea.

 

Quali sono i due tipi di tesi di laurea

Le tesi di laurea possono essere di 2 tipi:

  • La tesi di laurea compilativa.
  • La tesi di laurea sperimentale.

Nella tesi compilativa, lo studente esegue una ricerca su un dato argomento, riportandone le fonti più attuali, senza però creare qualcosa di “nuovo”.

La tesi compilativa è sicuramente più breve e veloce da eseguire. Per questo motivo risulta essere la più gettonata, soprattutto tra le tesi di laurea triennali.

Nella tesi sperimentale, invece, lo studente partecipa propriamente ad un “esperimento”, dunque la sua tesi di laurea consisterà nella sua descrizione con un focus sui risultati ottenuti e sul loro significato pratico.

La maggior parte delle tesi in ambito scientifico sono sperimentali.

Questa tipologia di tesi di laurea è solitamente più lunga e dunque richiede più tempo. Il grande vantaggio, però, è che la tesi sperimentale, se particolarmente innovativa, può essere pubblicate come articolo in riviste scientifiche.

Come si scrive una tesi di laurea

Abbiamo finalmente capito che cos’è una tesi di laurea, e qual’è la differenza tra tesi compilativa e sperimentale.

Ma passiamo al dunque: come deve essere scritta la tesi di laurea?

La scrittura della tesi di laurea è un processo lungo e articolato. Infatti, bisogna cercare le fonti giuste, reperire il materiale e… scrivere (la parte forse più difficile!).

Fortunatamente noi siamo qui per aiutarti in questa impresa a tratti mastodontica.

Vediamo subito insieme come procedere alla stesura della tesi!

BONUS: Troverai anche qualche esempio di tesi di laurea 😊

Come scegliere il relatore

Il relatore è di solito un docente della facoltà o un ricercatore che si occupa di aiutare e guidare lo studente nella stesura e elaborazione della tesi di laurea.

Di solito, il relatore si sceglie in base alla disciplina su cui si intende incentrare la tesi, così che quest’ultimo possa proporre un argomento di tesi di laurea.

Esiste anche il correlatore, figura non obbligatoria, il quale viene scelto dal relatore (o dal Consiglio Didattico) e ha il compito di giudicare i risultati del lavoro di tesi.
Durante la seduta di laurea, relatore e correlatore presentano il candidato alla commissione ed esprimono un proprio giudizio.

Come scegliere l’argomento

Come dicevamo poco fa, insieme al relatore dovrai scegliere l’argomento della tesi di laurea, e, in particolare, il suo obiettivo.

Ma come capire su cosa fare la tesi?

Ti consigliamo di scegliere un argomento attuale, originale e interessante. Parti dalla disciplina che più ti ha incuriosito durante il corso di laurea e pensa a cosa potresti aggiungere con la tua tesi.

Può sicuramente esserti utile leggere altre tesi di laurea affini per farsi un’idea.

Quanto tempo ci vuole per fare una tesi di laurea?

E’ impossibile calcolare con precisione i tempi, ma generalmente si possono considerare circa almeno 4 mesi per la tesi triennale, e 9 mesi per la tesi magistrale.

Come dev’essere strutturata una tesi di laurea

La struttura di una tesi di laurea è fondamentale!

Infatti, non ci si può improvvisare: esistono delle regole precise che devono essere seguite.

Vediamo assieme quali sono gli elementi di una tesi e come deve essere scritta la tesi 🙂 

Frontespizio

Il frontespizio della tesi di laurea comprende:

  • Titolo.
  • Sottotitolo.
  • Nome e cognome dello studente.
  • Numero di matricola.
  • Anno accademico.
  • Nome e cognome di relatore e correlatore con i relativi titoli.
  • Nome dell’università, della facoltà e del corso di laurea.
  • Logo della Facoltà e/o dell’Università di riferimento (facoltativo!).

Dedica (opzionale)

Se vuoi, puoi dedicare la tua tesi di laurea a un parente /amico con qualche frase che li riguardi all’interno del tuo elaborato.

Quando si mette la dedica nella tesi?

All’inizio dell’elaborato.

Come si fa la dedica sulla tesi di laurea?

Solitamente,  si inserisce una citazione significativa, ad esempio di qualche scienziato famoso, oppure, più semplicemente, il nome della persona scelta.

Indice dei contenuti / Sommario

Come si struttura un indice?
L’indice della tesi di laurea serve a riassumere quali sono i contenuti del tuo elaborato.

L’indice sarà composto dal titolo di ogni capitolo e dai paragrafi che lo compongono, ciascuno seguito dal numero della pagina da cui iniziano.

Puoi facilmente crearlo con word: basta attribuire uno stile a ogni titolo e sottotitolo e poi creare l’indice da inserire prima del testo vero e proprio. Questo servirà a chi leggerà la tua tesi per trovare subito a quale pagina si trova il contenuto di suo interesse!

Abstract / Riassunto

Non è obbligatorio, ma spesso nelle lauree in ambito scientifico è richiesta la presenza di un abstract, ovvero un riassunto della tesi di laurea che ne riporti i concetti principali. A volte può essere strutturato, ovvero riportare le stesse sottosezioni della tesi, e di solito ha una lunghezza media di 250-400 parole.

In questa sezione puoi descrivere l’argomento della tesi e fornire una panoramica generale cosicché chi ti legge abbia fin da subito le idee chiare.

Come scrivere l’introduzione

L’introduzione della tesi serve a fornire una panoramica generale dell’oggetto del tuo lavoro, delle ragioni che ti hanno spinto a trattarlo e degli obiettivi e traguardi che ti sei preposto di raggiungere con il tuo lavoro.

Come scrivere l’introduzione della tesi?

Ti consigliamo di presentare i punti salienti degli argomenti trattati in ogni capitolo, in modo da mostrare la linea logica sequenziale che ti ha guidato nella stesura della tesi.

Se non sai da dove partire, cerca di inserire:

  • Gli obiettivi che vuoi raggiungere con il tuo lavoro, ovvero a quali domande vuoi rispondere.
  • Le metodologie a cui vuoi ricorrere per la stesura dell’elaborato.

A tal proposito, meglio scrivere l’introduzione quando avrai già scritto tutto l’elaborato, così da rendere tutto più semplice!

Per esempio, se la tua tesi è su una malattia x, nell’introduzione puoi parlare della sua eziologia, clinica, diagnosi ed infine, della sua terapia.

Corpo della tesi

Subito dopo l’introduzione, abbiamo il corpo della tesi di laurea, la sezione in cui andrai a sviluppare il tuo elaborato, esponendo ciò che di nuovo hai trovato sull’argomento.

Questa sezione dipende molto dal tipo di tesi che hai scelto, sperimentale o divulgativa.

In generale, qui ti concentrerai sul fare un’analisi approfondita del tema centrale della tua tesi, discutendo ogni dato che hai trovato alla luce di ciò che già esiste in letteratura. Procedi argomentando, interpretando, analizzando criticamente e confrontando i risultati che hai ottenuto e traendo, infine, le conclusioni generali.

Ricordati anche di inserire le modalità con cui hai condotto la tua ricerca: puoi aiutarti con rappresentazioni grafiche, inserendo tabelle e/o flowcharts.

Conclusione

Nella conclusione della tesi dovrai far emergere il messaggio principale dell’elaborato in modo chiaro e coinciso, evidenziando i risultati che hai raggiunto.
Ad esempio, potresti inserire un riepilogo schematico delle informazioni riportate nell’elaborato, mettendo in rilievo i punti importanti e gli spunti di riflessione.

Inoltre, ti consigliamo anche di evidenziare gli aspetti “negativi”, come limitazioni dello studio, problemi insoluti, potenziali implicazioni teoriche e applicazioni pratiche.

Appendici o allegati

La sezione “appendici o allegati” comprende tutte quelle tabelle o quei grafici che non trovano spazio all’interno della tesi di laurea.

Questa sezione è facoltativa e viene spesso inserita all’interno della tesi sperimentale. Serve a fornire ulteriori strumenti a chiunque voglia seguire passo a passo ciò che è stato fatto o a chi ha necessità di recuperare un dato preciso che però non viene menzionato nel testo.

Bibliografia: come si scrive

La sezione finale della tesi di laurea riguarda la bibliografia, ovvero l’elenco di articoli, riviste, capitoli di libri, siti internet e di tutte le altre fonti utilizzate per la stesura della tesi.
La bibliografia serve proprio a fornire al lettore la possibilità di reperire il testo originale da cui si è tratta l’informazione, oltre ad essere un ottimo modo per rafforzare le argomentazioni esposte nella tua tesi.
La stesura della bibliografia deve rispettare delle regole standard che caratterizzano i vari stili citazionali, ognuno dei quali viene utilizzato maggiormente in alcuni ambiti di studio rispetto ad altri.

Ad esempio, il Vancouver style è uno degli stili più utilizzati nelle scienze mediche, mentre l’Harvard style viene più usato in ambito economico, sociologico, biologico.
Infine, anche per ogni stile bisogna prestare attenzione non solo all’ordine delle informazioni da inserire, ma anche alla punteggiatura e alle abbreviazioni utilizzate.

Per questa ragione, se si utilizza l’Harvard Style si devono elencare solo i nomi degli autori fino a 6, mentre dal 7 in poi bisogna aggiungere “et al.”. È anche importante usare sempre numeri arabi, mai romani!

In generale, possiamo però dire che le fonti presenti nella bibliografia devono sempre contenere:

  • Nome e cognome dell’autore (nel caso in cui siano molteplici, vanno scritti in ordine alfabetico).
  • Titolo della fonte, scritto in corsivo.
  • Luogo di pubblicazione e casa editrice.
  • Data di pubblicazione.
  • Eventuale numero del volume.

📚 Qui trovi una guida più dettagliata su come puoi creare facilmente la bibliografia della tua tesi di laurea 📚

Ringraziamenti

Al termine dell’elaborato, se vuoi, puoi scrivere qualche frase di ringraziamento per le persone che hanno contribuito al compimento della tesi.

Nella maggior parte dei casi si inseriscono relatore e correlatore, ma si possono anche inserire tutte le persone che hanno partecipato e contribuito, in modo diretto o meno, alla tesi.

Per questo motivo spesso si dedica qualche parola buona a chi ci ha aiutato nei faticosi anni di studio… insomma, a chi ha reso possibile questo grande traguardo.

La sezione dei ringraziamenti di laurea è abbastanza libera e va a sentimento: a chiunque ci si senta di dovere un grazie, si è liberi di farlo!

In che formato scrivere la tesi

Formattare la tesi di laurea in modo corretto è tanto importante quanto lo è il contenuto del tuo elaborato. Infatti, è proprio una corretta formattazione della tesi a rendere il testo più leggibile e godibile.

Ma come si imposta la formattazione della tesi di laurea?

Vediamo subito insieme quali sono le regole da seguire 🙂

  • Quale carattere utilizzare per la tesi?

Per quanto riguarda il carattere, è meglio utilizzare un font classico, come Arial, Times New Roman, Verdana, Garamond o Book Antiqua.

  • Dimensioni del carattere

Le dimensioni consigliate sono di:

-16 punti per i titoli.

-14 punti per i sottotitoli.

-10-12 punti per il corpo.

  • Colore del carattere

Meglio restare sul classico: carattere nero con sfondo bianco!

  • Margini e interlinee della tesi

L’interlinea rappresenta lo spazio tra una riga e l’altra. Solitamente, nelle tesi di laurea si cerca di mantenere un interlinea di 1.5, massimo 2!

Per quanto riguarda i margini, invece, ti consigliamo di seguire questo schema.

-margine inferiore e superiore: 2.5 cm o 3 cm.

-margine destro e sinistro: 3 cm.

NB: Per quanto riguarda l’allineamento, ricordati di giustificare il testo dei capitoli!

  • Copertina della tesi

Per la copertina della tesi e la prima pagina interna bisogna assicurarsi di utilizzare il modello pre-impostato fornito dalla tua università, così come per i loghi ufficiali dell’Ateneo di appartenenza. Li puoi facilmente scaricare dal sito internet dell’università!

  • Consigli extra

Attenzione anche agli appellativi: per i Professori Ordinari va indicato di norma l’appellativo “Chiarissimo Professore”, per i Professori Associati e Ricercatori universitari “Professore”, mentre per eventuali esperti esterni si utilizza “Dottore”.

Eventuali tabelle e figure presenti nell’elaborato di tesi devono essere numerate progressivamente (per es. Tab. 1, Fig. 1), indicate chiaramente nel testo in corrispondenza dell’argomento di attinenza e, se necessario, mostrando un chiaro riferimento alla fonte.

Consigli pratici: ricordati di salvare una copia di ogni sezione a parte su drive o su chiavetta usb.

Ti consigliamo anche di tener traccia di ogni grossa modifica di stesura che fai. In questo modo, se non dovesse andare bene una versione, c’è sempre conservata quella precedente, senza il rischio di perdere del materiale potenzialmente utile!

Come si espone una tesi di laurea

Il passo finale è l’esposizione della tua tesi di laurea di fronte alla commissione giudicatrice.

Il tempo a disposizione è limitato, di solito si hanno dieci minuti. Diventa quindi fondamentale riuscire ad esporre il nocciolo dei contenuti della propria tesi in modo chiaro e coinciso.
Per aiutarti, puoi creare una presentazione power point  per rendere più efficace l’esposizione. Essa dovrà essere accattivante, mantenendosi però formale ed essenziale, senza troppe scritte che potrebbero confondere l’uditorio e senza un numero eccessivo di slides, che altrimenti rischi di non fare in tempo a spiegare.

Se poi vuoi stare proprio serenə, salvati la presentazione, oltre che in power point, anche in pdf (onde evitare spiacevoli errori di scompaginamento dell’ultimo minuto), assicurandoti prima dell’inizio della sessione che questa si apri correttamente sul pc preposto.

Inoltre, portati dietro non solo una, ma almeno due chiavette usb su cui avrai salvato in precedenza le copie delle presentazioni: non si sa mai cosa può succedere! Se una si perde, si ha sempre quella di scorta almeno 🙂

Al termine dell’esposizione, solitamente la commissione fa qualche domanda in merito a quanto esposto. Il laureando ha a disposizione il tempo che ritiene utile per rispondere.

Una volta terminata la discussione, la commissione si riunisce a porte chiuse per la scelta dei voti… et voilà, si arriva finalmente al traguardo della proclamazione!

Tesi di laurea: esempio

Se poi sei alla ricerca di una tesi di laurea esempio a cui ispirarti, ecco alcune tesi di laurea già pronte in pdf a cui ti puoi ispirare per il tuo elaborato:

tesi di laurea PDF in medicina e chirurgia di Sara Ceresoli, Università degli studi di Pisa

tesi di laurea PDF di un dottorato di ricerca a cura di Angela Panagia, Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

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