Chi è/Dove opera/H Index
È Professore Distinto all’Università dell’Indiana, negli USA, fondatore, nel 1991, e primo Presidente dell’ “Indiana Alzheimer Disease Center”, uno dei 32 centri negli Stati Uniti che si occupa della malattia di Alzheimer.
È fondatore della “International Society for Frontotemporal Dementias”, una società scientifica non-profit che si propone di facilitare la comunicazione tra scienziati e l’integrazione delle ricerche provenienti da differenti discipline riguardo la demenza frontotemporale.
Il suo H-index è 91.
Ambito di ricerca
Il suo lavoro si concentra su Alzheimer e altre demenze neurodegenerative, in particolare sui fattori eziologici e i meccanismi patogenetici coinvolti nella loro insorgenza.
Breve storia
Nasce nel 1941 a Pisa, città in cui rimarrà per gran parte della sua formazione medica, ottenendo nel 1966 la laurea in Medicina e Chirurgia e nel 1969 la specializzazione in Malattie Nervose e Mentali.
Dopo due anni trascorsi nel dipartimento di Neuropatologia di Napoli si sposta negli Stati Uniti, dove ottiene il posto di “research fellow” in Neuropatologia Sperimentale all’Albert Einstein College of Medicine di New York. In questi anni collaborò più volte con Thomas Wisniewski (Neuropatologo e Professore alla NYU – New York University) e Robert Terry (direttore di Neurologia all’Einstein College of Medicine a New York) in ambito neuropatologico, pubblicando nel 1973 nella prestigiosa rivista “Journal of Neuropathology and Experimental Neurology”.
Con il proseguire del suo lavoro, nel 1976 si stabilisce definitivamente negli Stati Uniti, all’Università dell’Indiana, ma non dimenticherà mai l’importanza degli anni pisani, sottolineando come questi abbiamo plasmato le fondamenta della sua cultura medica e gli abbiano permesso di scoprire la sua passione per la ricerca.
Nei 45 anni di carriera all’Università dell’Indiana è stato professore di Patologia, Psichiatria, Genetica Medica e Molecolare e Neurologia, ricevendo nel 1997 il titolo di Professore Distinto.
Principale lavoro
Il suo approccio si è sempre concentrato sulle modificazioni molecolari alla base delle malattie neurodegenerative. Il suo lavoro ha messo in luce molti aspetti di queste malattie, le cui informazioni conosciute sono tutt’ora molto limitate. I suoi studi e le sue ricerche hanno chiarito alcuni elementi cruciali, che sono stati utili per classificare queste patologie e gestire i pazienti malati.
Il professor Ghetti è stato in grado di identificare per la prima volta, nel 1989, una forma di demenza causata da mutazione genetica e, successivamente, riuscì a identificare alcuni dei geni responsabili del processo di neurodegenerazione (APP, PSEN1, PRNP).
Oltre alla malattia di Alzheimer, il suo gruppo di ricerca si è concentrato sui meccanismi genetici alla base della demenza frontotemporale, diventando tra i primi a individuare il ruolo delle mutazioni nel gene MAPT nella patogenesi di questo disturbo.
Prospettive/vantaggi ottenuti legati al suo lavoro
Premi di cui è stato insignito:
- Potamkin Prize for Research in Alzheimer and Pick Diseases (1999, Toronto)
- Dottorato onorario dall’Università di Siena (2005, Siena)
- Lifetime Achievements in Alzheimer’s Disease Research (2006, Chicago)
Per i suoi progetti ha ricevuto fondi dal NIH (National Institute of Health), dal NIA (National Insistute of Aging) e dal NINDS (National Institute of Neurological Disorders and Stroke).
In particolare Bernardino Ghetti, con il suo team, ha vinto 22 a bandi relativi a progetti R01, riuscendo ad ottenere più di 6 milioni di dollari di finanziamenti per il suo lavoro.
Fonti
- https://medicine.iu.edu/faculty/13352/ghetti-bernardino
- https://academic.oup.com/jnen/article/62/12/1302/2610216
- https://www.lanazione.it/pisa/cultura/medicina-moruzzi-1.3377013
- https://reporter.nih.gov/search/Su4yiEmhE06dk_wF_KdnIw/projects
- https://www.eurekalert.org/pub_releases/2008-07/iu-iua073008.php